I major dell’industria delle quattro ruote mondiali stanno attraversando una fase molto critica. Le vendite sono al ribasso e fioccano i problemi tecnici.
La tecnologia sulle automobili di ultima generazione dovrebbe garantire un altissimo livello di affidabilità. Incredibilmente tutte le novità all’avanguardia hanno reso più fragili le vetture, esponendole a delle avarie nuove. Come accade per i PC di casa, anche i software installati nei veicoli possono presentare una serie di bug. Basta un errore, un malfunzionamento nel codice di un programma per causare un comportamento inaspettato al volante, determinando perdita di dati o risultati scorretti. Determinate avarie possono arrivare anche da problemi di progettazione non legati all’uomo. Questo è il principale guaio delle vetture moderne che si stanno basando sin troppo su codici e programmi informatici.

Chi ha acquistato dei SUV Rivian R1S e R1T ha riscontrato un bug software che impediva ai loro bestioni a ruote alte di ricaricare in corrente alternata (AC) a temperature gelide. I proprietari sono riusciti a ricaricare rapidamente in corrente continua (DC) le loro auto alla spina, ma il problema ha lanciato un allarme sul funzionamento delle EV in condizioni estreme.
Rivian corre ai ripari
L’autonomia varia tantissimo in base alle temperature esterne. La ricarica rapida di un EV a freddo a volte risulta problematica a causa della natura stessa delle batterie agli ioni di litio. Da qui nasce il precondizionamento: occorre riscaldare la batteria prima della ricarica presso una stazione di ricarica a corrente continua. La ricarica rapida a corrente continua al freddo richiede molto tempo e potrebbe non partire nemmeno se le condizioni sono estremamente fredde.

Chi aveva acquistato le Rivian ha segnalato i problemi di ricarica a basse temperature quando connessi a un caricabatterie di Livello 2. Il problema è stato notato di recente, quando le temperature in alcune aree degli Stati Uniti sono scese in modo impattante. La ricarica tramite un caricabatterie rapido in corrente continua è stata possibile senza problemi.
Una soluzione alternativa? Sfruttare il precondizionamento della batteria anche per la ricarica di Livello 2. Per ora la Casa automobilistica americana, fondata nel 2009, raccomanda, finché non verrà offerta una soluzione definitiva, di effettuare la tecnica suddetta. Se il precondizionamento non funziona, il passaggio successivo per la risoluzione dei problemi è un soft reset prima di provare nuovamente a ricaricare in corrente alternata. Se il problema persiste, si consiglia ai proprietari di recarsi presso un caricabatterie rapido in corrente continua nelle vicinanze, che dovrebbe funzionare senza patemi.





