Addio Patente a 18 anni, una decisione tutta italiana: a che età si ottiene adesso

Niente più Patente per i neo maggiorenni, una decisione che in Italia sta avendo forti ripercussioni sul settore automobilistico del Paese

Per decenni la patente di guida è stata uno degli obiettivi più attesi dai giovani italiani. Compire diciotto anni significava, quasi automaticamente, iscriversi a scuola guida e iniziare l’iter per ottenere il documento. Oggi quel legame tra maggiore età e patente non è più così scontato, e i numeri raccontano una storia molto diversa da quella a cui eravamo abituati.

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Addio Patente a 18 anni, una decisione tutta italiana: a che età si ottiene adesso (BawAuto)

Il rapporto tra i giovani e la guida sta cambiando in modo profondo. La mobilità è diventata più articolata, soprattutto nei grandi centri urbani, dove trasporti pubblici, servizi digitali e nuove abitudini hanno ridotto la necessità di possedere un’auto. Specialmente nelle grandi città, la patente non è più percepita come una priorità immediata, ma come un’opzione da valutare con calma, quando si presenta una reale esigenza.

Patente, a 18 anni non si prende più: i dati sono schiaccianti

Il calo è evidente se si guarda ai dati. Nel 2011 circa il 95% dei neo diciottenni conseguiva la patente poco dopo aver raggiunto la maggiore età. Oggi la percentuale si è più che dimezzata, fermandosi intorno al 4%, con valori ancora più bassi nelle grandi città. Qui l’auto è spesso vista come un costo e un problema più che come una soluzione, soprattutto per chi vive e studia in aree ben collegate dai mezzi pubblici.

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Patente, a 18 anni non si prende più: i dati sono schiaccianti (BawAuto)

Un aspetto interessante è lo spostamento in avanti dell’età media in cui si decide di prendere la patente. Sempre più giovani rimandano questo passo ai 21 o addirittura ai 24 anni, un periodo della vita in cui si ha una maggiore stabilità, una consapevolezza diversa e, in molti casi, un reddito che consente di affrontare le spese legate alla guida.

A pesare su questa decisione contribuiscono anche i costi legati all’auto. Acquisto, assicurazione, carburante e manutenzione rappresentano una spesa importante, spesso fuori portata per chi è ancora studente o si affaccia da poco al mondo del lavoro. Per questo molti ragazzi preferiscono farsi accompagnare dai genitori, sfruttando una soluzione più semplice ed economica rispetto all’acquisto di un veicolo proprio.

Questo cambiamento sta avendo ripercussioni su più livelli. Le autoscuole registrano una diminuzione delle iscrizioni tra i più giovani, mentre il settore automobilistico deve fare i conti con una generazione meno interessata al possesso dell’auto. Allo stesso tempo cresce l’importanza di una mobilità condivisa e di soluzioni alternative, che rispondono meglio alle esigenze di chi vive in città e non vuole legarsi a un mezzo di proprietà.

La patente, ha quindi perso il ruolo di tappa obbligata a diciotto anni. È diventata una scelta ponderata, legata alle reali necessità e al contesto in cui si vive. Un segnale chiaro di come stiano cambiando le priorità delle nuove generazioni e di come la mobilità, in Italia, stia entrando in una fase di profonda trasformazione.

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