La Volkswagen è costretta ad intervenire su uno dei suoi modelli più famosi in assoluto, afflitto da un problema molto serio sul fronte della sicurezza. Ecco a cosa è dovuta la decisione.
Sono anni delicati per il gruppo Volkswagen, uno dei più grandi colossi in assoluto nel mondo delle quattro ruote, immerso in una crisi che appare perenne. Da pochi giorni, il marchio tedesco ha posto fine all’attività presso lo stabilimento di Dresda, chiudendo, per la prima volta in quasi novant’anni di storia, un sito di produzione situato in Germania. Quella di Dresda era stata la prima fabbrica tedesca adibita alla produzione di auto elettriche, ma ora è tutto finito.

La scarsa domanda per le BEV ha condotto ad una decisione molto sofferta, che era stata già concordata con i sindacati lo scorso anno. Nel frattempo, la Volkswagen è costretta a fronteggiare anche un tema sicurezza, che ha colpito un modello molto apprezzato della gamma. Un SUV della casa tedesca è stato infatti richiamo per un problema molto serio, e che rischia di mettere in grave pericolo l’incolumità degli occupanti dei veicoli.
Volkswagen, la Tiguan richiamata per problemi all’airbag
Secondo quanto reso noto dal sempre affidabile sito web “Autoevolution.com“, la Volkswagen Tiguan è stata richiamata per il rischio che l’airbag del passeggero anteriore possa disattivarsi. Alcuni esemplari del SUV Tiguan dell’anno 2025 potrebbero subire un guasto nel cablaggio del sistema di rilevamento dell’occupante del sedile anteriore, così da impedire all’airbag di attivarsi in caso di necessità. In poche parole, non riconoscendo la presenza di una persona, l’airbag non andrebbe ad attivarsi in caso di incidente, mettendo a serio rischio la vita o l’incolumità del passeggero.

I veicoli finiti sotto accusa sono stati prodotti tra il 24 di marzo ed il 12 di marzo del 2025, presso lo stabilimento messicano di Puebla. Le Volkswagen Tiguan in questione sono infatti in vendita sul mercato americano, e non ci sono esemplari europei, almeno per il momento, coinvolti nel richiamo. Ora sarà il caso di richiamare le auto finite sotto accusa e di risolvere la problematica, prima che la situazione possa degenerare.





