Sulle auto dei vigili c’è una telecamera infallibile, non gli scappa niente: con questa vedi proprio ogni minima cosa. Incassi record.
Oggi le forze dell’ordine possono contare su tecnologie sempre più all’avanguardia. Anche sul fronte della sicurezza gli strumenti per rilevare potenziali infrazioni e sanzionare chi non rispetta le norme stabilite del codice della strada sono sempre più sofisticati, e aiutano le auorità a svolgere controlli più rapidi ed efficaci abbassando di conseguenza i rischi di incidenti in strada e migliorando la sicurezza generale.

Spesso al centro del dibattito ci sono i discussi autovelox, diffusissimi sulle nostre strade, che nonostante siano sempre al centro della ormai nota polemica sulla loro regolamentazione, si rivelano essere super efficaci quando si tratta di rivelare infrazioni quando si parla di eccesso di velocità. Ma adesso la polizia ha un altro strumento a disposizione, una speciale telecamera che permette di rivelare anche tutta un’altra serie di irregolarità: adesso non passa più nulla.
Con Cerbero è boom di multe
Tra le dotazioni della polizia c’è anche Cerbero, una speciale telecamera. Il nome non è certo scelto a caso: richiama infatti il mito del cane a tre teste della mitologia greca, proprio ad indicare la capacità di “fare buona guardia” e “dividersi” setacciando non solo un’alta quantità di auto, ma anche un grande numero di infrazioni.

Cerbero infatti, che viene montato sui tetti delle auto della polizia, è capace di passare in rassegna tutte le auto posteggiate grazie ad una telecamera anteriore e posteriore, individuando principalmente il numero di targa e il modo in cui la vettura è stata parcheggiata (i volti delle persone vengono invece oscurati per garantire la privacy alle persone, e tutto il processo di prova dell’infrazione deve comunque essere confermato dal poliziotto).
In sostanza, è uno strumento che permette alla polizia non soltanto di pizzicare tutti coloro che lasciano l’auto in doppia fila o in zone dove c’è il divieto, mettendo fine alla sosta selvaggia, ma anche tramite l’indicazione che arriva dalla targa di vedere se il proprietario è in regola con revisioni o assicurazione, o se si tratta di un veicolo rubato. Insomma, non sfugge niente.
A Roma è già in uso e sta già mietendo diverse “vittime”: le multe per sosta selvaggia nei primi 8 mesi del 2025 sono state il 30% in più rispetto allo scorso anno.





