Nuovi guai per il gruppo Stellantis, che ha avviato un maxi richiamo riguardante la bellezza di oltre 50.000 modelli. Andiamo a scoprire i dettagli su un problema tecnico molto serio sul fronte della sicurezza.
L’incubo richiami colpisce anche a pochi giorni dalle feste di Natale, e sono i grandi colossi mondiali ad esserne colpiti. La BMW ha dovuto richiamare l’amatissimo SUV X3 negli USA per problemi al software dello sterzo, un guaio che può causare anche dei gravi incidenti. Il gruppo Stellantis non è da meno e sarà costretto ad intervenire su uno dei suoi modelli di punta, per via di un doppio malfunzionamento che mette a serio rischio l’incolumità di chi si trova a bordo dei veicoli.

Non è la prima volta per il gruppo Stellantis, protagonista di un altro anno molto difficile sul fronte finanziario, e che dovrà lavorare duramente per migliorare la qualità e la sicurezza dei propri modelli, calata molto in tempi recenti. Sono dei pick-up i modelli finiti sotto accusa in questo caso, per un totale di oltre 50.000 esemplari. Sarà corsa contro il tempo per il colosso automobilistico, che vuole rilanciarsi a partire dal mercato americano, ma che non parte con il piede giusto sotto questo punto di vista.
Stellantis, richiamo per il pick-up Ram HD 2500 e 5500
Secondo quanto reso noto dal sito web “Autoevolution.com“, fonte molto affidabile su questo genere di tematiche, Stellantis dovrà richiamare 52.565 esemplari di Ram HD 2500 e 550 per un potenziale problema con l’airbag. Nello specifico, questi pick-up potrebbero essere vittime di un malfunzionamento del software di bordo, in grado di disattivare, senza alcun preavviso, l’airbag del lato guida. In buona sostanza, ciò significa che, nel caso in cui si manifestasse questo problema, chi è al volante potrebbe non avere a disposizione l’airbag in situazioni di incidenti.

I problemi non sono terminati per Stellantis ed uno dei suoi marchi di riferimento sul mercato a stelle e strisce. Infatti, c’è il rischio che anche il sistema di controllo elettronico della stabilità si possa disattivare, ed i veicoli in questione potrebbero così non essere conformi ai requisiti di due standard federali di sicurezza dei veicoli a motori, identificati con il numero 208 per la protezione dagli incidenti di chi è a bordo e 126 per i sistemi di controllo elettronico della stabilità. I modelli finiti sotto accusa, secondo i documenti diffusi, sono stati prodotti dal 18 di luglio del 2024 al 22 di maggio scorso.





