La Panda coreana avanti di 35 anni: aveva soluzioni tecnologiche che persino oggi sembrano fantascienza

Tanto tempo fa, nel pieno dei favolosi anni Novanta, una vettura forse sin troppo tecnologica per l’epoca venne svelata al mondo, ed il suo disegno fu realizzato in Italia. Ecco la sua storia.

La FIAT Panda è un punto di riferimento per il mercato globale delle citycar, un vero e proprio gioiellino che ha segnato e continua a segnare diverse epoche con le sue evoluzioni. Tuttavia, nel suo segmento abbiamo avuto modo di conoscere tanti altri modelli estremamente interessanti, che vale la pena andare a scoprire. Una delle più tecnologiche di sempre fu senz’altro la Daewoo No.2 Concept, un gioiellino che aveva un particolare legame con il nostro paese.

Panda Corea avanti di 35 anni
Panda Corea ecco i suoi segreti (ANSA) – Bawauto.it

Fu svelata nel 1995 e nacque come un’evoluzione diretta della DACC-2, seguendo al No.1, ma effettuando un balzo in avanti, dal punto di vista tecnologico, a dir poco impressionante. La lunghezza è pari a 4,13 metri, con 1,90 metri di larghezza, e tante superfici oblique a dominare la linea di questa vettura. I fari anteriori verticali, situati tra il cofano ed il parafango, le donano un look davvero estremo ed innovativo per l’epoca. E non è finita qui.

Daewoo, ecco la No.2 Concept che fu disegnata in Italia

Parlando di design, la Daewoo No.2 Concept è stata disegnata in Italia, dall’I.De.A. Institute di Moncalieri, in Piemonte, per mano di Justyn Norek, e le innovazioni sono innumerevoli. Tornando ai sopracitati fari, essi sono composti da ben 10 fasce di fibra ottiche, con tre luci di stop al LED al posteriore. Questa tecnologia, considerando che parliamo di trent’anni fa esatti, era considerata rivoluzionaria all’epoca. Non ci sono i classici specchietti retrovisori, rimpiazzati dalle videocamere laterali, una tecnologia che oggi in molti hanno deciso di adottare. A bordo troviamo due sedili posteriori separati tra di loro, e rialzati in confronto con quelli anteriori, così da garantire più comfort e sicurezza a bordo.

Quelli anteriori possono ruotare di 180°, ed è così che l’abitacolo diventa un salotto viaggiante. Il telaio è in alluminio, cosa che permette alla Daewoo No.2 Concept di ridurre il peso e di risultare più facile da guidare. Il motore è un sei cilindri in linea da 2,5 litri di cilindrata, montato all’anteriore, ma la piattaforma di produzione può accogliere anche altre soluzioni, come la versione ibrida che può mescolare un propulsore termico a benzina ad uno elettrico. Questa vettura restò solamente un prototipo e non fu mai realizzata in serie, un gran peccato viste le soluzioni.

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