Il mondo dell’automotive è in constate cambiamento. La tecnologia elettrica continua a non decollare e in Cina stanno già vagliando delle alternative.
Da quando i burocrati di Bruxelles hanno preso l’iniziativa di dettare il timing del mercato dell’auto tutto è andato a rotoli. Gli automobilisti europei non vorrebbero sentire la pressione di dover per forza passare alla tecnologia elettrica, per di più a caro prezzo e senza la presenza di una fitta rete di colonnine di ricarica sparsa sul territorio. La parziale deroga al ban sui motori termici del 2035 riaccende la speranza per le Case costruttrici e per i clienti di vedere tra 10 anni nelle vetrine delle concessionarie anche auto con motori tradizionali.
L’elettrico non piace anche per l’assenza di sound e per una esperienza di guida molto diversa rispetto a quella che si prova al volante di una vettura con motore a combustione interna. La tendenza, infatti, degli italiani riflette questo gusto. La quota di EV nel Belpaese è salita al 5% nel corso del 2025, nonostante gli incentivi che hanno abbattuto il prezzo d’acquisto. Persino in Asia i nuovi player del car market hanno compreso l’importanza di differenziare l’offerta. BYD, ad esempio, ha superato Tesla già a fine 2024 grazie alle sue proposte elettrificate, non concentrandosi esclusivamente sulle auto 100% elettriche, ma puntando anche alle ibride.
Il Paese del Dragone Rosso si è preso di forza sempre maggior spazio nell’industria dell’automotive 2.0 non limitandosi alla sola produzione di EV. Un nuovo motore, sviluppato dalla Weichai Power, rappresenta un traguardo storico per l’ingegneria meccanica locale. Questa azienda cinese ha annunciato un progresso senza precedenti nella tecnologia diesel, raggiungendo un’efficienza termica del 53,09%, un risultato strabiliante.
Uno degli obiettivi delle Case è quello di avere massima affidabilità e bassi consumi. Questa efficienza è stata confermata da test rigorosi condotti sia da un’organizzazione internazionale sia dal China Automotive Technology & Research Center. Il motore diesel Weichai rappresenta una evoluzione del diesel. Ha richiesto oltre 500 giorni di lavoro, focalizzandosi su quattro aree chiave: alimentazione del carburante, aspirazione dell’aria, combustione e riduzione dell’attrito. Perché può fare la differenza? Questa tecnologia potrebbe portare a un risparmio annuale di 31 milioni di tonnellate di carburante e ridurre le emissioni di CO2 di ben 97 milioni di tonnellate. Weichai ha dimostrato che i motori termici non sono ancora destinati al pensionamento.
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